Libri morbidi, orsetti, tovaglie e altri piccoli manufatti confezionati da loro: li hanno portati in dono questa mattina ai bambini del Nido comunale Cocolâr gli apprendisti sarti cittadini stranieri richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale inseriti in progetti di accoglienza diffusa (CAS e SPRAR) di Udine. Presenti alla donazione, oltre ai piccoli che frequentano il nido e ai sarti, Filippo Toscano, Dirigente del Servizio Servizi Educativi e Sportivi e del Servizio Servizi Sociali, il personale del nido e i rappresentanti degli enti gestori del progetto.
I manufatti sono stati confezionati durante il corso di sartoria, organizzato nell’ambito del progetto “Cantieri in città 2.0” promosso dal Comune di Udine e finanziato dal Programma immigrazione L.R. 31/2015 della Regione Friuli Venezia Giulia e realizzato da Codess FVG Area Nuovi Cittadini in partenariato con Aracon, Caritas Diocesana, Centro Balducci, Consorzio il Mosaico. Il percorso formativo, curato da IAL FVG, si è sviluppato su un totale di 140 ore, articolate in 3 moduli: Sicurezza, durante il quale i corsisti hanno acquisito nozioni per operare nel settore in situazioni di rischio basso; Formazione tecnica, con elementi di cucito base, riparazione sartoriale e confezionamento; infine, un Cantiere didattico presso la sartoria messa a disposizione da Caritas.
Il progetto “Cantieri in città 2.0” prevede il coinvolgimento degli allievi in attività di utilità sociale. Per questo, il laboratorio di sartoria, in collaborazione con il Nido d’infanzia Cocolâr, ha individuato alcuni manufatti utili al servizio e ha dedicato le ore di pratica alla loro realizzazione. Un lavoro che ha permesso ai corsisti di esercitare le proprie abilità e contemporaneamente di rendersi utili alla comunità. Come già successo negli anni passati quando, adottando nelle formazioni il metodo dell’imparare facendo, sono stati realizzati percorsi di pubblica utilità che hanno visto piccoli gruppi di richiedenti asilo e rifugiati, accolti in strutture di accoglienza diffusa, impegnati in attività di pulizia e mantenimento di aree pubbliche sia del centro sia della periferia di Udine, in stretto raccordo con il Comune e la NET.
La consegna dei manufatti ai bambini del nido chiude e completa un percorso costruito con i tanti ingredienti di un buon lavoro di integrazione: la capacità di rilevare le competenze e le aspirazioni degli utenti e di incrociarle con le opportunità offerte dal tessuto produttivo; il ricorso alla formazione come palestra dove potenziare, oltre alle abilità tecniche, le competenze linguistiche e sperimentare un impegno quotidiano fatto di regole, orari, scadenze; il dialogo e la collaborazione con la comunità che accoglie, con la ricerca attiva di occasioni di incontro e di reciproco scambio.