Permettere alle persone anziane prive di un supporto familiare adeguato di vivere in casa, in sicurezza: questo l’obiettivo di Mi affido, progetto promosso da Codess FVG, capofila del Rti che eroga il Servizio di Assistenza Domiciliare e Consegna pasti nell’ambito del Friuli Centrale, in collaborazione con il Servizio Sociale dei Comuni del Friuli Centrale e con il prezioso supporto di Fondazione Friuli, nell’ambito del bando Welfare 2021
In Friuli Venezia Giulia, seconda regione più anziana d’Italia, sono 28.507 gli anziani non autosufficienti che vivono in casa, molti dei quali vivono soli. Costruire attorno a queste solitudini una rete solidale che permetta loro di continuare a vivere a casa propria in sicurezza e posticipi il ricovero in struttura è la sfida che il Servizio di assistenza domiciliare affronta. Ed è l’impegno di Mi (Af)fido, progetto per l’affidamento in famiglia di persone anziane sole o prive di una rete parentale adeguata. Il progetto è promosso da Codess FVG, Cooperativa Sociale capofila del raggruppamento di imprese che erogano nel territorio il Servizio di Assistenza Domiciliare e Consegna pasti nell’ambito del Friuli Centrale, in collaborazione con il Servizio Sociale dei Comuni del Friuli Centrale e con il supporto di Fondazione Friuli, nell’ambito del bando Welfare 2021.
Il progetto, innovativo e proposto in una prima fase in via sperimentale, prevede tre tipologie di affido: leggero (aiuto domestico o per piccole commissioni, con attività diretta di una o due attività settimanali), di supporto (aiuto e sollievo per la persona che, sebbene viva da sola, non è in grado di svolgere in autonomia tutti gli atti della vita quotidiana, con attività diretta da un minimo di tre a un massimo di cinque volte alla settimana) e in convivenza (presso il domicilio dell’anziano o della famiglia affidataria). Le attività previste potranno variare in base al bisogno: dalla compagnia a domicilio, al supporto nel momento dei pasti; dalla partecipazione ad attività di tipo ricreativo culturale all’accompagnamento per terapie, disbrigo pratiche, acquisti, commissioni.
Il progetto prevede un contributo economico per le famiglie affidatarie, a seconda dell’impegno. Sarà compito delle Assistenti Sociali dell’Ambito valutare i bisogni e le disponibilità, mentre un’équipe dedicata, costituita da un’assistente sociale, da una psicologa e da operatori del Servizio di assistenza domiciliare, sarà incaricata di valutare e monitorare i singoli progetti di affido e la sperimentazione nel suo complesso e di fornire accompagnamento, formazione e supporto informativo a chi aderisce al progetto.
“Mi (af)fido” integra una complessa rete di interventi già operativi ma non sempre sufficienti, come appunto il Servizio di assistenza domiciliare, il servizio di consegna pasti, i servizi di prossimità garantiti dalle associazioni aderenti alla rete No alla solit’Udine, i Centri diurni o la teleassistenza, nell’ottica di potenziare il sostegno alla domiciliarità nell’ambito della programmazione delle politiche pubbliche di welfare. La pandemia che ci ha recentemente colpiti ha valorizzato la dimensione di sicurezza legata alla propria abitazione, e in senso lato alla propria comunità. Agli importanti investimenti del pubblico in questi servizi, è necessario affiancare sempre di più un welfare comunitario, dove anche il singolo cittadino possa attivarsi come portatore di risorse e solidarietà verso i più fragili, in un’ottica di sussidiarietà.
Per informazioni e contatti: SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI DELL’AMBITO FRIULI CENTRALE
Ass. Soc. Comune di Udine (7 circ.) tel. 0432 1272915; Ass. Soc. Comune di Pavia di Udine e Pradamano tel. 0432 646191; Ass. Soc. Comune di Pasian di Prato tel. 0432 645986 e-mail: sscfriulicentrale@comune.udine.it;
CODESS FVG: Segreteria tel. 0432 21331