Il 21 settembre, ore 18.00, inaugura al Minimu di Trieste la mostra fotografica Reflexus di Lisa Zanchettin, educatrice professionale e animatrice Codess FVG nella Casa di riposo di Cormòns.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 6 ottobre 2019.
“REFLEXUS in latino vuol dire ripiegare e il ricercare una nuova visione del ripiegarsi dell’anziano sul proprio passato è il compito di questa mostra.
Lisa Zanchettin di professione fa l’educatrice con i grandi vecchi e possiede una notevole sensibilità nel ricercare quanto di bello conservi quest’età ultima della vita in contrasto con l’immagine triste che viene solitamente associata alla senescenza.
Lo fa rivalutando il termine vecchio, molto più incisivo del rassicurante anziani. Anche se poi la storia è fatta di grandi vecchi e non di grandi anziani e si tengono in gran conto le cose vecchie e non quelle anziane. Lo fa ricercando la bellezza e l’eleganza che il tempo scolpisce sui volti e sulle mani per evidenziare la loro non perifericità. “La memoria del bello – dice per esperienza – permane molto a lungo e crea un movimento emotivo, l’anima in azione.”
Spesso dimentichiamo che i vecchi sono stati bambini e giovani e che ripescano nei loro ricordi, anche confusi, le loro emozioni assopite fatte, per l’appunto, di bellezza e di frivolezza. Chi opera nella loro assistenza sa l’attenzione che essi hanno per le loro piccole cose o per la loro persona perché racchiudono spesso i contenuti di una vita. Per questo, la mostra raffigura un’immagine nuova e solare del vecchio: non più la persona rattrappita in sé ma la persona che, ripiegandosi con la memoria negli anni migliori della vita, ne vuole ripercorrere gesti e sogni. Lisa Zanchettin lo fa con una leggerezza che sconfina nella poesia. Non immagini tristi e malinconiche ma fotografie eleganti. Creando una magia di un tempo sospeso, lo stesso che ritrova quotidianamente nel contatto con i grandi vecchi.
Con un’attenzione anche a un altro ripiegamento, quello più moderno dei selfie che, anziché contrapporsi, confronta fotografie personali con le altre. Ci aggiunge, però, in queste, oltre a un’innata eleganza, una sottile ironia che sottolinea la sua grande capacità artistica.
Una mostra, pertanto, ben più composita e innovativa di quanto a prima vista appaia e che il sottotitolo evidenzia: ‘andare avanti guardando indietro’.
Coniugando etica ed estetica, l’esposizione vuole porre l’accento sulla possibilità di una comunicazione felice con i grandi vecchi, anche disorientati. Il 21 settembre, infatti, ricorre la giornata mondiale dell’Alzheimer e sempre più è avvertita la necessità di trovare nuovi approcci, non solo farmacologici, per affrontare questa sindrome.
Linguaggi di cura e di relazione che riescano a dare significato al mondo possibile nel quale spesso l’anziano si rifugia”.
Presenterà la mostra Andrea Baioni, fotografo free-lance del fashion per importanti periodici quali VOGUE Italia.
Curatore: Alessandro D’Osualdo, AD’E